Ristrutturare Casa nel 2022

Ristrutturazioni Roma: la guida definitiva del 2022.

L’impresa edile di ristrutturazioni Roma sarà in grado di effettuare una ristrutturazione alla vostra casa o appartamento a livello professionale, e vi sarà di enorme aiuto per quanto riguarda lo sconto in fattura e offerte.
Di certo é un passo che tutti affrontano durante la vita e non si tratta di un processo semplice. Richiede innanzitutto la presenza di vari professionisti come: fornitori, muratori, architetto, uffici tecnici e geometra. L’inizio di una ristrutturazione é senza dubbio un momento colmo di entusiasmo e di energie, ma degli errori apparentemente piccoli durante lo sviluppo del progetto, possono portare ad un procedimento confuso e disordinato, e di conseguenza ad un risultato lontano dalle aspettative. Questa semplice guida non solo vi illustrerà i servizi forniti da Ristrutturazioni Facili Roma, ma vi sarà d’aiuto proprio per evitare questi errori. Passo per passo vi verranno illustrati i vari passaggi di una ristrutturazione, in modo tale da ottenere un risultato ottimale e soddisfacente.

Di cosa si occupa l’impresa edile Ristrutturazioni Facili Roma?

L’azienda si occupa della ristrutturazione appartamenti, case e tutti i processi che accompagnano questa tipologia di lavoro. Ristrutturazione appartamento Roma, assieme ai suoi esperti, potrà svolgere lavori come:

    • Tinteggiatura, rasatura e stuccatura di pareti e soffitti;
    • Demolizioni per quanto riguarda pavimenti, murature e rivestimenti;
    • Rifacimento completo di un bagno;
    • Sistemazione dell’impianto elettrico, idrico e termo-idraulico;
    • Smaltimento di materiali;
    • Rifacimento di pavimenti e rivestimenti;
    • Posa degli infissi.

L’azienda effettua interventi di ristrutturazione completa di appartamenti anche con l’applicazione dello sconto in fattura del Bonus Ristrutturazioni del 50%. Grazie a questo sconto si avrà il beneficio di ottenere le detrazioni fiscali senza dover attendere svariati anni. Per quanto riguarda gli interventi più vantaggiosi e i materiali che verranno utilizzati per la ristrutturazione, l’impresa farà il possibile per trovare le soluzioni migliori per il proprio cliente, affidando il lavoro in mano a veri e propri professionisti.
Nel momento in cui si contatta Ristrutturazioni Facili Roma inizia un processo caratterizzato da tre passaggi principali. Durante la prima fase si organizza un incontro tra azienda e cliente. Durante questo colloquio, che potrà svolgersi sia nel luogo dove avverrà la ristrutturazione, che presso una sede dell’azienda, si discuteranno i gusti, le idee e le preferenze personali del cliente e si cercherà di unirle alla competenza e alla professionalità degli esperti per poter iniziare la fase progettuale. A questo punto vi é l’elaborazione di un computo metrico dettagliato, dove verrà riportata la descrizione dei lavori che verranno effettuati assieme ai rispettivi prezzi. Dopo la firma del contratto di affidamento lavori si potrà iniziare con il vero e proprio processo della ristrutturazione. Al termine dei lavori il locale verrà consegnato dopo essere stato debitamente pulito e pronto per essere abitato. La fase finale sarà la consegna delle certificazioni, tra cui quelle riguardanti la conformità, le garanzie sui lavori e sulle apparecchiature fornite.

Come progettare una ristrutturazione.

A questo punto dell’articolo si porrà maggiore attenzione sugli aspetti organizzativi e di progettazione di una ristrutturazione.

Definire i propri obbiettivi.

Nel momento in cui si decide di effettuare una ristrutturazione, risulta un passaggio fondamentale individuare i punti di forza e i punti di debolezza dell’abitazione. Questo perché i punti di forza basterà esaltarli, mentre i punti di debolezza, senza dubbio, dovranno essere migliorati. In questo modo si avrà una visione più chiara delle priorità e anche per quanto riguarda il poggetto stesso. Tutto dipende dagli obbiettivi che hanno portato alla decisione di una ristrutturazione. Un nuovo bagno, un salone più grande, una casa più moderna; qualsiasi sia l’obbiettivo primario é importante identificarlo per poi pensare agli obbiettivi secondari. Gli obbiettivi secondari possono essere il rifacimento di un bagno, la predisposizione di un condizionatore, la costruzione di nuovi impianti, ecc…
Risulta consigliabile appuntarsi tutto su un piccolo quaderno o taccuino per non perdere mai di vista i propri obbiettivi e per scrivere l’idea di spesa che si vuole affrontare. Senza dubbio avere delle idee chiare sarà di aiuto anche per i lavoratori e professionisti che effettueranno la ristrutturazione.

Rispettare ogni fase del progetto.

Sicuramente il progetto é il primo passo nella giusta direzione per una ristrutturazione che porterà al risultato desiderato. Solamente con una progettazione effettuata in anticipo e con estrema precisione si potranno valutare eventuali vincoli, e criticità. Nel caso in cui non venisse effettuata la progettazione, scoprire delle problematiche a cantiere avviato causerebbe grandi disagi sia dal punto di vista economico che lavorativo. In sintesi, solo grazie a un buon progetto si potranno ottenere i risultati sperati.
Solitamente la progettazione si divide in tre fasi:

    • Il progetto di massima, in cui viene definita la distribuzione degli spazi e la loro suddivisione;
    • Il progetto definitivo, in cui si decidono gli arredi e tutto ciò che riguarda l’interior design;
    • Il progetto esecutivo, viene definito poco prima di iniziare i lavori veri e propri e comprende i disegni degli impianti, le pose dei rivestimenti e tutti i dettagli da fornire all’impresa per ottenere il risultato desiderato.

Risulta fondamentale dedicare tutto il tempo necessario alla fase della progettazione, ed essere totalmente convinti delle decisioni prese, valutando ogni cosa nella massima calma.

Scegliere gli arredi sin dall’inizio.

Un buon modo per capire al meglio gli spazi e sfruttarli, é quello di scegliere da subito gli arredi, come ad esempio quelli “fissi” presenti in cucina. Questo passaggio può risultare molto utile anche per verificare la fruibilità delle zone di passaggio e per ragionare sulla disposizione e costruzione degli impianti. Di certo non sarà necessario pensare già a materiali, colori e stili, basterà ragionare sulle posizioni e sugli ingombri per trovare una configurazione ottimale in base alle proprie preferenze ed esigenze pratiche.
Un buon consiglio é quello di non ordinare tutti i mobili da internet. Spesso i colori e i materiali non sono fedeli alla realtà e vi é una maggiore possibilità di rimanere delusi. L’opzione migliore é scegliere i propri arredi in un negozio fisico per poter osservare al meglio i colori e i materiali abbinandoli e confrontandoli tra loro.

Creare il proprio stile.

Arrivati a questo punto ci si potrà dedicare alla definizione del progetto definitivo: é la fase in cui ci si concentra sulla scelta dei singoli elementi dell’arredamento per creare lo stile unico della propria abitazione. Nonostante si tratti ancora di una delle fasi iniziali della ristrutturazione, ci si può dedicare alla scelta di rivestimenti, pavimenti, tessuti e sanitari. Chiarirsi le idee sin dall’inizio é un buon modo per creare lo stile desiderato e per ottenere risultati ottimali.

Definire e rispettare un determinato budget.

Decidere quanto si vuole investire in totale.

Prima di cominciare un qualsiasi processo o lavoro, é consigliabile stabilire la somma di denaro che si é disposti a investire nella ristrutturazione. Non si tratta di una cifra che deve essere precisa al centesimo, ma é comunque importante definirla, in modo tale da segnare un limite oltre il quale non si vuole spendere. Avere le idee chiare é fondamentale anche per definire i rapporti con i lavoratori e professionisti coinvolti nella ristrutturazione. Attraverso un confronto con questi ultimi, infatti, si capirà se si é disposti a spendere una somma ragionevole per il risultato che si vuole ottenere, o meno. Indubbiamente per definire un budget più o meno preciso é necessario avere un progetto definitivo, in modo tale da poter ottenere l’elenco esatto degli interventi che verranno eseguiti e dei materiali con i rispettivi prezzi. Più il progetto sarà completo e preciso, più sarà attendibile e veritiero l’ordine di grandezza di spesa finale.

Rispettare il budget deciso.

Il mercato delle ristrutturazioni é caratterizzato da una forte competitività. Per lo stesso lavoro, infatti, si possono trovare preventivo ristrutturazione casa estremamente differenti. Sicuramente un buon consiglio é quello di diffidare da prezzi troppo bassi, in quanto possono indicare un lavoro svolto con poca cura, o che nascondono insidie e costi extra.
Un buon modo per risparmiare é quello di posare il pavimento nuovo su quello vecchio. Il risultato che si otterrà sarà ottimo, in più si assicurerà un gran risparmio di denaro. Ovviamente prima di effettuare questa operazione é fondamentale verificare soglie, porte e porte-finestre per evitare degli interventi invasivi. Grazie ai materiali e alle tecniche avanzate odierne, sarà possibile acquistare un pavimento di spessore molto basso ma con un’alta resistenza per ottenere un ottimo risultato.
Sicuramente anche per quanto riguarda gli impianti la somma di denaro spesa può risultare elevata. Un buon consiglio é quello di verificare da quanto tempo sono stati fatti o rinnovati, e se per un’eventuale rifacimento del bagno é necessario anche rivedere l’impianto termico. Anche in questo caso é importante definire delle priorità per non perdere mai il controllo del budget prestabilito.

Gestire gli aspetti burocratici.

La pratica edilizia.

La pratica edilizia risulta necessaria nel momento in cui avvengono dei lavori di manutenzione straordinaria. Ogni qualvolta viene costruito o abbattuto il muro di un’abitazione, il tecnico che svolge il lavoro dovrà presentare tale pratica. Dunque, lo spostamento di un impianto, il cambiamento del pavimento o del rivestimento delle pareti, sono processi che non richiedono alcun tipo di pratica. Risulta comunque consigliabile rivolgersi sempre ai professionisti del settore, in quanto sono gli unici abilitati per seguire tutti i procedimenti burocratici di una ristrutturazione.
Infine prima del termine dei lavori bisogna procedere anche con l’allineamento catastale, necessario per riportare la nuova configurazione. Anche in questo caso sarà necessaria una pratica convalidata dal rispettivo tecnico. Sicuramente uno degli aspetti migliori sarebbe assumere un unico tecnico che si occupi di tutte le pratiche burocratiche necessarie, in quanto sarebbe un grande aiuto per la gestione di eventuali problemi e per avere una situazione generale chiara e precisa.

Il coordinatore della sicurezza.

Il coordinatore della sicurezza é una figura obbligatoria nel momento in cui l’impresa che esegue i lavori, assegna parte di questi ad altre imprese. Molto spesso può accadere che il contratto riguardante i lavori della ristrutturazione é firmato da imprese edili che non hanno a loro disposizione elettricisti, idraulici e ulteriori figure indispensabili, di conseguenza si avvalgono di professionisti esterni appartenenti ad altre imprese. La compresenza di più imprese all’interno di un cantiere, rende però obbligatoria la notifica ASL e anche del coordinatore di sicurezza. Nel caso in cui mancassero queste due figure fondamentali, non si potrà usufruire dei vantaggi fiscali.

Accedere agli incentivi fiscali.

Per la ristrutturazione di un appartamento spesso si possono ottenere delle agevolazioni fiscali. Tali agevolazioni sono previste dal Bonus Mobili e dal Bonus Ristrutturazione case Roma, e per accedervi é fondamentale effettuare dei bonifici direttamente dall’home banking della propria banca, segnalando il numero della pratica edilizia e anche il numero di fattura. Un buon consiglio da seguire é quello di non effettuare alcun bonifico prima della presentazione di una pratica edilizia, in quanto rende difficile far rientrare la spesa all’interno dei bonus.

Affrontare le varie fasi del cantiere.

Scegliere l’impresa migliore per la ristrutturazione.

Senza alcun dubbio la scelta dell’impresa che dovrà occuparsi della ristrutturazione é un passo importantissimo. Un progetto preciso e ben definito é il primo passo, ma é necessaria anche la presenza di un’impresa che sappia realizzarlo al meglio.
Nel momento in cui bisognerà scegliere l’azienda, un buon consiglio é quello di scegliere professionisti che hanno già svolto lavori insieme, dunque che già si conoscono. Essendo parte di un unico team riusciranno ad organizzarsi e coordinarsi al meglio senza perdere tempo. Inoltre, un fattore importantissimo che non può assolutamente mancare é senza dubbio la fiducia nelle persone.

Le sei fasi che caratterizzano un cantiere.

Ogni cantiere ben organizzato si articola in 6 distinte fasi:

      • Allestimento: durante questa fase viene installato il quadro elettrico del cantiere, vengono protette le zone comuni e si predispone tutto l’occorrente per poter iniziare i lavori;
      • Demolizioni: per la realizzazione del progetto nuovo vengono demoliti pavimenti, muri e rivestimenti;
      • Costruzioni: é la fase durante la quale vengono costruite le murature;
      • Impianti: si predispongono gli impianti idrici, elettrici e di condizionamento;
      • Massetti e gessi: il cantiere si trova già in una fase avanzata, gli impianti a terra vengono coperti dal massetto e tutte le pareti vengono accuratamente gessate;
      • Finiture: si tratta di una delle fasi più importanti, durante la quale avvengono i lavori riguardanti i montaggi dei radiatori, la piastrellatura e i sanitari.

L’importanza del direttore lavori.

Il direttore lavori é un tecnico professionista che si occupa di seguire i lavori che vengono svolti nel cantiere, fase dopo fase. Si occuperà di coordinare le attività dei lavoratori e di accertarsi che tutto proceda secondo il progetto. Il direttore é l’unico tecnico sul luogo di lavoro che ha una visione completa delle attività in svolgimento, sarà dunque la persona che informerà i suoi clienti del progetto lavorativo e di eventuali imprevisti.

Ristrutturazione Appartamenti con Sconto in Fattura

Grazie al decreto Rilancio del 2021 è possibile pagare una Ristrutturazione a Roma il 50% in meno, ottenendo subito un immediato sconto in fattura tramite la cessione del credito d’imposta all’azienda. Questa soluzione permette in pratica di ottenere uno sconto immediato del 50% in fattura per le ristrutturazioni Roma, ovvero di pagare la metà l’intervento operato dalla nostra ditta specializzata.

Siamo un’impresa edile di Roma che accetta lo sconto diretto in fattura a Roma che per i Clienti ha molti vantaggi:

  • Non occorre attendere i tempi del recupero del credito fiscale;
  • Permette di avere una ristrutturazione a metà prezzo;
  • Non è necessario un credito Irpef;
  • Include le spese per tutti i materiali (inclusi piastrelle, rivestimenti, porte, sanitari e tuberie)

Questa possibilità è regolamentata dall’articolo 121 del decreto legge n. 34 del 2020 usufruibile fino ad un massimo di 96.000 euro per ottenere subito lo sconto in fattura per ristrutturazioni. I clienti possono approfittarne in questo 2021 per pagare a condizioni vantaggiose lavori che forse stanno rimandando da molto tempo.

Ristrutturazione appartamenti Roma

  • Rimozione vecchi sanitari.
  • Demolizione del rivestimento.
  • Demolizione del pavimento.
  • Demolizione del sottofondo.
  • Rimozione vecchie tubature idriche.
  • Ripresa del’ intonaco rimasto dopo la rimozione del rivestimento.
  • Rifacimento di nuovo impianto idrico di numero 4 punti acqua.
  • Rifacimento di nuovo impianto elettrico: numero 4 punti luce, luce dello specchio e prese dei servizi.
  • Costruzione di nuovo sottofondo
  • Posa in opera del pavimento con stuccatura finale (esclusa la fornitura).
  • Posa in opera del rivestimento con stuccatura finale (esclusa la fornitura).
  • Montaggio di nuovi sanitari(esclusa la fornitura).

ECOBONUS 110%

L’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 ha introdotto un potenziamento delle detrazioni
ecobonus. L’aliquota è stata maggiorata al 110% solo per gli interventi che seguono:

A. opere di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente dell’edificio. La
detrazione è calcolata su un ammontare di spese non superiore a 60.000 Euro moltiplicato per
il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio; [intervento di carattere condominiale]

B. sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati (parti comuni
degli edifici) per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, inclusi gli impianti ibridi o geotermici. La
detrazione spetta per un importo di spese non superiore ad 30.000 Euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio e comprende anche le spese relative allo
smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito; [intervento di carattere condominiale]

C. sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o
geotermici ovvero con impianti di microcogenerazione sugli edifici unifamiliari. La detrazione
spetta su un importo di spese non superiore a 30.000 Euro e comprende le spese relative allo
smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito. [Intervento su edifici unifamiliari, ad esempio una villetta]

L’accesso alla detrazione potenziata è ammesso solo se tali interventi garantiscono il miglioramento di
almeno due classi energetiche dell’edificio o, comunque, il raggiungimento di quella più alta. Quanto
precede deve essere dimostrato mediante l’attestato di prestazione energetica A.P.E. rilasciato da un
professionista.
Tutti gli interventi comunque riferibili all’efficientamento energetico (c.d. Ecobonus) e/o ristrutturazione
(c.d. Bonus casa) mantengono la loro validità e potranno essere detratti al 110 % solo ed esclusivamente
se eseguiti nell’ambito degli interventi di cui ai punti da A) a C) che precedono. In caso contrario godranno delle aliquote standard (dal 50% al 65% a seconda dei casi).
Occorre sottolineare che la detrazione “potenziata” al 110% spetta soltanto agli interventi effettuati sugli
edifici unifamiliari adibiti ad abitazione principale, dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività
di impresa, arti e professioni. L’agevolazione al 110% quindi non si applica alle c.d. “seconde case”, agli
immobili di imprese e professionisti e in generale ai soggetti IRES.
L’incremento della detrazione spetta anche alle prestazioni di:
o installazione su edifici di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica per una spesa
complessiva non superiore a 48.000 Euro nel limite di spesa di 2.400 Euro per ogni kW di potenza. In caso di interventi di nuova costruzione, ristrutturazione edilizia ed urbanistica, il limite
di spesa è ridotto ad 1.600 Euro per ogni kW;
o installazione, contestuale o successiva, di sistemi di accumulo integrati nei precedenti impianti
solari fotovoltaici per una spesa complessiva non superiore a 48.000 Euro nel limite di 1.000 Euro
per ogni kWh di capacità di accumulo.

 

PERGOLE BIOCLIMATICHE

INFISSI PVC

La marcatura CE

La marcatura CE è stata introdotta con la Decisione 93/465/CEE del Consiglio, del 22 luglio 1993 al fine di accelerare la costituzione del Mercato unico Europeo previsto dal Trattato CE, segnatamente dagli Art. 28, 29 e 30.

“La marcatura CE indica che il prodotto è conforme a tutte le disposizioni comunitarie che prevedono il suo utilizzo”: dalla progettazione, alla fabbricazione, all’immissione sul mercato, alla messa in servizio del prodotto fino allo smaltimento. La marcatura CE disciplina l’intero ciclo di vita del prodotto dal momento dell’immissione sul mercato.
“Gli Stati membri non possono limitare l’immissione sul mercato o la messa in servizio di prodotti che hanno la marcatura “CE”, tranne il caso in cui sia provata la non conformità del prodotto in sede giudiziale. La marcatura deve essere apposta prima che il prodotto sia immesso sul mercato europeo o messo in servizio.”

Il marchio CE è un contrassegno che deve essere apposto su determinate tipologie di prodotti dal fabbricante stesso che con esso autocertifica la rispondenza (o conformità) ai requisiti essenziali per la commercializzazione e utilizzo nell’Unione Europea stabiliti nelle Direttive di nuovo approccio. L’apposizione del marchio è prescritta per legge per poter commercializzare il prodotto nei paesi aderenti allo Spazio economico europeo (SEE). Talune direttive possono escludere l’apposizione del marchio CE su alcuni prodotti. Tali prodotti possono circolare liberamente sul mercato europeo se sono accompagnati ad esempio da una dichiarazione o da un certificato di conformità. Esempi di alcune direttive che richiedono il marchio CE sono la Direttiva prodotti da costruzione, la Direttiva bassa tensione, la Direttiva macchine, la Direttiva compatibilità elettromagnetica, la Direttiva per i sistemi in pressione, la Direttiva per i dispositivi medici. L’elenco completo è disponibile a questo indirizzo.

Il simbolo CE significa “Conformità Europea” (e non conformità essenziale), ed indica che il prodotto che lo porta è conforme ai requisiti essenziali previsti da Direttive in materia di sicurezza, sanità pubblica, tutela del consumatore, ecc. pertanto non rappresenta un marchio di qualità del prodotto o, tantomeno, di origine ma che il prodotto gode della Presunzione di conformità.

Significato
La marcatura CE, in vigore dal 1993, indica la conformità a tutti gli obblighi che incombono sui fabbricanti (od importatori) in merito ai loro prodotti (od a quelli immessi sul mercato sotto la propria responsabilità) in virtù delle Direttive Comunitarie, consentendo la libera commercializzazione dei prodotti marcati entro il mercato europeo. Oltre alla libera circolazione dei beni, la marcatura CE apposta su un prodotto comporta l’inversione dell’onere della prova sul rispetto dei requisiti essenziali stabiliti dalle Direttive nuovo approccio. In particolare, quest’ultimo punto non è cosa da poco. Posto che i prodotti sono immessi nel mercato sotto la responsabilità del fabbricante o dell’importatore, avvalersi di una finzione giuridica che inverte l’onere della prova significa che un prodotto conforme può essere contestato solo se la violazione dei requisiti della Direttiva di riferimento venga concretamente provata (c.d. Presunzione di conformità).

Apponendo il marchio CE su un prodotto, il produttore dichiara di rispettare tutti i requisiti previsti per ottenere il marchio stesso, assumendosi la responsabilità della sua commercializzazione entro lo spazio economico europeo (Paesi dell’area SEE, composta dai 27 Paesi membri della UE, e Paesi dell’area EFTA, ovvero Islanda, Norvegia, Liechtenstein). La marcatura CE è prevista anche per beni prodotti in Paesi terzi, poi commercializzati nell’area SEE e Turchia.

La marcatura CE non implica che un bene sia stato prodotto entro l’area SEE, bensì che ne è stata verificata la conformità alle normative europee previste (ad esempio, le norme armonizzate relative alla sicurezza) prima della sua commercializzazione. Inoltre la marcatura segnala che il produttore ha verificato la conformità del bene a tutti i requisiti fondamentali previsti dalle direttive inerenti e relative a sicurezza, igiene e rispetto dell’ambiente. Qualora le direttive lo prevedano, la conformità di un prodotto può, inoltre, essere valutata da un ente terzo certificato. La marcatura CE non è obbligatoria per tutti i prodotti: le direttive europee la impongono solo per determinate categorie. Queste comprendono sia prodotti per uso strettamente professionale (ad esempio dispositivi medici, ascensori, macchinari e strumenti di pesatura), sia di largo consumo (come giocattoli, computer, telefoni cellulari e lampadine).

Le procedure di valutazione della conformità
La valutazione della conformità procede in base ai moduli introdotti dalla Decisione 768/2008/EC e dipende dall’intervento della parte interessata (fabbricante od importatore) o di un terzo (c.d. organismo notificato) e riguarda la fase di progettazione, di fabbricazione del prodotto od entrambe. Se il fabbricante subappalta la progettazione o la produzione, rimane comunque responsabile dell’esecuzione della valutazione della conformità per entrambe le fasi sul modello del controllo qualità introdotto dalle norme della classe 9000 pubblicate dall’ISO. Nel definire la gamma di moduli possibili, il Legislatore della Decisione 768/2008/EC si è ispirato al principio della proporzionalità per garantire il livello elevato di protezione di cui all’Art. 95 del Trattato UE tenendo conto della tipologia di prodotti, della natura dei rischi tipici ad essi associati, dell’onerosità per il fabbricante (ad impossibilia nemo tenutor est) oltre alle infrastrutture, il tipo e l’importanza della produzione (su scala europea). I moduli basati sulle tecniche di garanzia della qualità risultanti dalle norme EN ISO serie 9000 stabiliscono un collegamento tra settori regolamentati e non: ciò dovrebbe aiutare i fabbricanti a soddisfare contemporaneamente gli obblighi fissati dalle direttive e le esigenze dei clienti.

La decisione che introduce il nuovo sistema modulare, prevede otto procedure di valutazione che si applicano alle fasi di progettazione e di produzione:

  • controllo di fabbricazione interna (modulo A);
  • esame “CE” del tipo (modulo B);
  • conformità al tipo (modulo C);
  • garanzia qualità produzione (modulo D);
  • garanzia qualità prodotto (modulo E);
  • verifica sul prodotto (modulo F);
  • verifica su un singolo pezzo (modulo G);
  • garanzia qualità totale (modulo H).

Alcuni moduli prescrivono l’intervento di un Organismo Notificato (organismi di certificazione, laboratori di prova, organismi di ispezione ed organismi di accreditamento) abilitato dalle autorità nazionali nel rispetto della normativa europea vigente (UNI CEI EN ISO/IEC 17021). L’organismo terzo non libera il fabbricante delle proprie responsabilità ma ne assume di nuove in ossequio al compito svolto.

La dichiarazione di conformità
La dichiarazione di conformità CE è un’attestazione con la quale il fabbricante (residente nella Comunità Europea), il mandatario (residente nella Comunità Europea ed unico authorized representative del fabbricante extraeuropeo) o l’importatore (residente nella Comunità Europea) attestano la conformità di un prodotto ai requisiti essenziali redigendo tale dichiarazione come esplicitamente indicato nell’Allegato IV della direttiva 2004/108/CE e nella norma di riferimento ISO/IEC 17050-1:2004 e successivi aggiornamenti.

In tal senso l’apposizione del marchio CE nell’etichetta di un prodotto presuppone che esso sia accompagnato da una dichiarazione (ovvero un certificato a seconda dei moduli) di conformità che è il vero documento vincolante per il fabbricante (ovvero il mandatario od ancora l’importatore). Vale la pena di precisare che i Responsabili del Controllo di Produzione in Fabbrica (figura equipollente al quality manager ovvero all’internal auditorper la marcatura CE del prodotto) non sono ipso facto dei mandatari. Tuttavia, stante la definizione di mandatario ed avendo previsto la figura dell’importatore, il Legislatore Comunitario ha implicitamente previsto la possibilità di istituire i Responsabili del Controllo di Produzione in Fabbrica quali mandatari e quindi unici responsabili degli obblighi connessi con la marcatura CE dei prodotti (a patto che il mandato sia conferito in forma scritta) in luogo degli Amministratori delegati.

La dichiarazione di conformità può essere un documento, un’etichetta o qualcosa di equivalente e deve presentare le seguenti informazioni minime:

nome e indirizzo del fabbricante o del mandatario che rilascia la dichiarazione(ed il numero di identificazione dell’organismo notificato qualora il modulo applicato preveda l’intervento di un ente terzo);
identificazione del prodotto (nome, tipo o numero del modello ed eventuali informazioni supplementari quali numero di lotto, partita o serie, fonti e numero di articoli);
tutte le disposizioni del caso che sono state soddisfatte;
norme o altri documenti normativi seguiti (ad esempio norme e specifiche tecniche nazionali) indicati in modo preciso, completo e chiaro;
tutte le eventuali informazioni supplementari necessarie (ad esempio classe o categoria quando previste dalle specifiche tecniche);
data di rilascio della dichiarazione;
firma e titolo o marchio equivalente del mandatario;
dichiarazione secondo la quale la dichiarazione di conformità viene rilasciata sotto la totale responsabilità del fabbricante ed eventualmente del suo mandatario.
Tutto ciò premesso, risulta chiaro che il documento centrale su cui ruota il sistema di qualificazione dei prodotti denominato marcatura CE non insiste sul marchio d’apporre sull’etichetta ma sulla dichiarazione di conformità (ovvero la certificazione di conformità), nella quale qualcuno si prende la responsabilità giuridica di affermare la conformità di un determinato prodotto e quindi diventa il legittimato passivo in caso di giudizio.

La dichiarazione di conformità deve:
essere messa immediatamente a disposizione delle autorità deputate al controllo, su loro richiesta;
essere redatta in una delle lingue ufficiali della Comunità (per i prodotti che devono essere corredati di dichiarazione di conformità, questa deve essere redatta nella lingua del paese in cui il prodotto viene commercializzato)
essere conservata per 10 anni (se non diversamente disposto).

I distributori non sono direttamente nominati nelle Direttive nuovo approccio, tuttavia devono sempre poter dimostrare alle autorità di aver agito rispettando le Direttive e ottenere dal fabbricante, mandatario od importatore una dichiarazione di conformità alle stesse (da mettere a disposizione delle autorità di controllo).

Qualora la produzione del bene avvenga in Paesi terzi, è l’importatore a dover verificare che il produttore abbia intrapreso le procedure previste per l’attestazione della conformità e che abbia messo a disposizione la documentazione richiesta. È compito dell’importatore anche garantire che il produttore sia sempre raggiungibile. Qualora l’importatore od i distributori commercializzino i prodotti a loro nome, saranno tenuti ad assumersi le responsabilità previste per i fabbricanti.

Ambito di applicazione della marcatura CE
La marcatura CE è prevista, astrattamente per tutti i prodotti commercializzati entro lo Spazio Economico Europeo (SEE) che devono inderogabilmente essere conformi almeno alla Direttiva 2001/95/CE. Di converso, la marcatura CE con l’apposizione del marchio CE è prevista per:

  • Dispositivi medici impiantabili attivi
  • Apparecchi a gas
  • Teleferiche per il trasporto di persone
  • Eco-design di prodotti relativi ai consumi energetici
  • Attrezzature per la misurazione della compatibilitá elettromagnetica
  • Dispositivi di protezione da atmosfere esplosive
  • Esplosivi per uso civile
  • Bollitori per acqua calda alimentati da combustibile liquido o gassoso
  • Frigoriferi e freezer per uso domestico
  • Dispositivi di diagnosi medica in vitro
  • Ascensori
  • Strumenti di pesatura
  • Dispositivi medici
  • Attrezzature con emissione di rumore nell’ambiente
  • Strumenti di pesatura non automatici
  • Dispostivi di protezione personale
  • Strumenti di pressione
  • Dispositivi pirotecnici
  • Dispositivi radio e per telecomunicazioni
  • Prodotti per hobby e tempo libero
  • Giocattoli
  • Recipienti a pressione
  • Materiali e prodotti da costruzione

dichiarazione di conformità ce
marcatura ce
dichiarazione di conformità ce
certificazione ce

Infissi in PVC: Tariffario Lavori Pubblici

Infissi in PVC rigido antiurtizzato ad elevata resilienza, rispondente alle norme UNI e alle direttive UEATC – ICITE, con spessore minimo dei profilati 70 mm, inclusi vetrocamera 4/12/4 mm, ferramenta, guarnizioni, rinforzi metallici e sigillatura.
Completi di: vetrocamera Ug< 1,9 W/mqK (per tutti gli altri tipi di vetro riferirsi ai prezzi del capitolo L «Vetri e materiali traslucidi»); controtelaio metallico (esclusa la posa dello stesso); guarnizioni in EPDM o neoprene; accessori maniglia tipo cremonese o cariglione e cerniere.

Prestazioni: permeabilità all’aria classe 3 (norma UNI EN 12207), tenuta all’acqua classe 8A (Norma UNI EN 12208), resistenza al carico del vento classe 3 (Norma UNI EN 12210) e secondo norma UNI 7524; trasmittanza termica del serramento nel suo complesso (telaio e vetrazione):2≤ Uw ≤2,4 W/mqK: (minimo da contabilizzare 1,50 mq):

  • serramento ad un battente mq € 400,00
  • serramento ad un battente portafinestra mq € 370,00
  • serramento a due battenti mq € 393,00
  • serramento a due battenti portafinestra mq € 376,00

Perchè scegliere infissi in PVC?

Il PVC, detto anche cloruro di polivinile, è un materiale termoplastico molto versatile, tra i più utilizzati nella produzione di serramenti.

I prodotti in PVC sono omologati come materiali edili. Il PVC, data la sua elevata duttilità, viene utilizzato per realizzare tubazioni, grondaie, rivestimenti esterni, coperture e canaline porta cavi. Ma soprattutto per la produzione di finestre e porte finestre.

Se consideriamo il rapporto qualità prezzo e la durata nel tempo, la scelta dI infissi pvc è senza dubbio la più gettonata. 

Sono infatti molto più economici degli infissi in alluminio.

Il PVC è un materiale che ha una bassa conducibilità termica, il che significa poca dispersione di calore e quindi un altissimo livello di isolamento termico.

E’ resistente agli agenti atmosferici, quindi estremamente durevole e con necessità di manutenzione bassissima.

L’infisso in PVC impedisce tutte le infiltrazioni grazie a delle camere di drenaggio e la particolare profilatura consente alla pioggia di scivolare all’esterno.

È anche un buon fonoassorbente, quindi, a patto che sull’infisso sia montato un doppiovetro, gioca un ruolo di rilievo nell’isolamento acustico.

Questo tipo di infissi ha al suo interno delle camere d’aria, ovvero delle cavità all’interno dei profili il cui scopo è quello di aumentare l’isolamento termico e acustico del serramento.

 

La prima scelta da fare quando si acquista un infisso in pvc, a seconda della situazione ambientale di dove si vogliono installare, è fare attenzione al numero delle camere del profilo. In linea di massima, tanto maggiore è il numero di camere tanto migliori sono le performance raggiungibili.

Essenziale, infine, nella scelta dell’infisso è il tipo di ferramenta installata, che permette la movimentazione dell’anta e l’azionamento della maniglia. E’ importante che la ferramenta sia di buona qualità per permettere l’apertura agevole e senza sforzi della finestra, anche se di grandi dimensioni.

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